MANUTENZIONE

CONTATTACI
  • Estintori

    Secondo la normativa, le operazioni di manutenzione, devono essere effettuate ogni sei mesi, che deve strutturarsi in 5 fasi:

    1. Controllo Iniziale

    Fase in cui devono essere realizzati una serie di accertamenti. Lo scopo è quello di regolare e disciplinare la sostituzione della vecchia ditta manutentrice con quella nuova, che prenderà in carico per la prima volta la manutenzione di un determinato estintore. Quindi servirà ad accertare che gli estintori non sono fuori servizio. Inoltre questa fase, prevede anche la verifica della correttezza delle marcature presenti e che il libretto d’uso sia disponibile; tutto ciò che ne deriva da tale fase deve essere comunicato alla persona interessata.

    2. Sorveglianza

    Non indica una vera e propria fase, ma un costante e particolare controllo dell’estintore; non è regolamentata quindi non esiste una norma che definisca ogni quanto deve essere svolta. Comunque sarebbe buona pratica, ogni tanto, fare qualche controllo, volto ad accertarsi che l’estintore sia presente, integro e segnalato tramite cartello. Bisogna sempre controllare che l’estintore non sia stato manomesso, che sia immediatamente utilizzabile e che l’indicatore di pressione indichi un valore che rientra nel campo verde.

    3. Controllo periodico

    Questa fase è regolamentata dalla legge, sia per il progetto che deve essere effettuato che per la periodicità. Deve essere eseguito da una persona competente, con periodicità massima di sei mesi. Entro la fine del sesto mese, è necessario controllare l’efficienza di tutti i tipi di estintori, portatili o carrellati, senza effettuare prove di funzionamento. I controlli da effettuare sono:

    • corretta compilazione del cartellino di manutenzione

    • in caso di presenza di bombole di gas ausiliario per estintori, bisogna controllare il tipo e la carica di tali bombole, al fine di sapere se rispettano le indicazioni

    • è necessario controllare lo stato di carica degli estintori a biossido di carbonio mediante pesatura

    • deve essere verificata la pressione interna a pressione permanente tramite un apposito strumento

    • è necessario effettuare nuovamente tutte le verifiche ed i controlli previsti nella fase di sorveglianza

    4. Revisione e assistenza estintori

    Deve essere effettuata da una persona competente e consiste in una serie di interventi di natura tecnica, le cui tempistiche sono regolate dalla normativa antincendio:

    • ogni 24 mesi per gli estintori ad acqua o a schiuma, aventi un serbatoio in acciaio al carbonio plastificato

    • 36 mesi per gli estintori in polvere

    • 48 mesi per gli estintori ad acqua o a schiuma

    • 60 mesi per gli estintori a CO2

    • 72 mesi per gli estintori ad idrocarburi alogenati

    La revisione è una pratica piuttosto importante, in quanto sono previsti interventi tecnici piuttosto specifici:

    • è necessario esaminare l’interno degli estintori

    • controllare tutte le parti e le componenti

    • sostituire i dispositivi di sicurezza, qualora fossero presenti

    • sostituzione dell’agente estinguente, delle guarnizioni e delle valvole erogatrici

    5. Collaudo

    Misura preventiva, volta a controllare la stabilità del serbatoio e della bombola dell’estintore, se si tratta di un apparecchio a pressione. Effettuando il collaudo deve essere sostituita anche la valvola erogatrice. È bene ricordarsi che un estintore deve essere ricaricato anche nel momento in cui viene utilizzato anche solo in parte.

    Una volta effettuato il controllo, l’estintore deve essere perfettamente rimontato e riportato in stato di massima efficienza. Questi dati devono essere resi visibili sia all’interno che all’esterno degli stessi. 

    Inoltre, i ricambi eventualmente utilizzati, non devono alterare la conformità dell’estintore, il cui prototipo ha ottenuto l’approvazione e l’omologazione da parte del Ministero dell’Interno.


PORTE REI

Le porte REI o porte tagliafuoco, come altri dispositivi di sicurezza antincendio, devono essere oggetto di controlli periodici.  Sicuramente non basta solo che le misure siano predisposte, ma devono essere controllate per verificare che siano sempre in piena efficienza.  La periodicità della manutenzione delle porte tagliafuoco deve essere almeno semestrale, ma in caso di un maggior utilizzo deve essere previsto con più frequenza.  Le porte REI hanno una manutenzione particolare, che si struttura in diverse fasi:

• Controllo e lubrificazione delle cerniere, cuscinetti, bracci articolati e serrature

• Verifica, regolazione e registrazioe molle di chiusura e chiudiporta aerei

• Controllo stato guarnizioni di tenuta fumo, sostituzione di eventuali guarnizioni usurate

• Verifica e regolazione scrocco, serrature, maniglia esterna e maniglione antipanico

• Controllo e regolazione selettore di chiusura, flush-bolt anta secondaria

Il controllo periodico, quindi, consiste in una serie di operazioni atte a verificare la completa e corretta funzionalità della porta e deve essere sempre connessa alla manutenzione ordinaria, che si attua con strumenti e attrezzi di uso corrente e si limita a riparazioni di lieve entità o la sostituzione di parti di modesto valore. Si raccomanda sempre di predisporre, firmare e tenere aggiornato, il registro antincendio, annotando le manutenzioni eseguite.

RETE IDRANTI

La corretta manutenzione, a norma di legge, si struttura in sette fasi:

• Presa in carico

• Sorveglianza

• Controllo periodico

• Controllo e manutenzione annuale

• Collaudo periodico

• Manutenzione ordinaria

• Manutenzione straordinaria

La manutenzione deve essere sempre effettuata seguendo la normativa, così che il loro funzionamento assicuri un istantanea efficienza in caso di necessità.

Le prescrizioni che prevedono i principali tipi di controllo sono:

• Controllo semestrale: verifica dello stato, accessibilità e funzionalità delle cassette, idranti, lancia e manichetta, controllo pressione della rete antincendio ad ogni singolo rubinetto idrante con l’apposito tappo prova pressione con manometro

• Manutenzione annuale: verifica integrità delle manichette con srotolamento e prova a pressione, oltre sempre la verifica della pressione a ogni rubinetto idrante con tappo prova

• Controllo ogni 5 anni: prevista la prova collaudo manichetta a 12 Mpa

• Redazione del certificato di manutenzione per ogni controllo

EVACUATORE DI FUMO E CALORE

La manutenzione ordinaria periodica degli evacuatori di fumo è un aspetto fondamentale e obbligatorio, che deve essere necessariamente svolto da personale qualificato.  Inizialmente dovrà essere presentata e verificata la documentazione, qualora non sia disponibile o solo parzialmente, essa dovrà essere resa da un professionista antincendio, a cura del responsabile del sistema.

 Per una corretta manutenzione si dovranno seguire i seguenti passaggi: 

Verifica funzionale: Ispezione di ogni singolo evacuatore di fumo

• Rimozione di eventuali ostruzioni esterne

• Controllo dell’assenza di segni di corrosione sui meccanismi

• Controllo dell’integrità delle parti che compongono l’apparecchio

Controllo del gruppo di scatto termico di ogni singolo evacuatore di fumo

• Verifica dell’integrità dell’ampolla termosensibile e della sua posizione

• Controllo dell’integrità della cartuccia CO2 da collaudare ogni 10 anni

• Controllo del peso della cartuccia di CO2 (non inferiore al 10%)

• Controllo dello stato della valvola termica

Controllo del gruppo comando centralizzato

Solo in presenza di un impianto di tipo pneumatico o elettrico con attuatori. 

Verifica apertura evacuatori di fumo e sostituzione

• Apertura di ogni singolo evacuatore di fumo, controllando il corretto funzionamento di tutti gli organi che si espandono e ruotano

• Sostituzione delle parti di ricambio esaurite o ammalorate

Controllo apertura evacuatori di fumo

Controllo dell’integrità delle parti che compongono le barriereControllo a campione della tenuta e dei sistemi di fissaggio 

Attenzione: queste operazioni saranno condotte solo se è possibile raggiungere le barriere.

Controllo sull’immissione dell’aria

• Controllo integrità delle parti che compongono le aperture

• Prove funzionali

• Controllo dell’assenza di segni di corrosione sui meccanismi

IMPIANTI RILEVAZIONE FUMI

Periodicità della verifica

Quando i rivelatori sono di tipo convenzionale, occorre testare il 100% dei dispositivi per ogni visita semestrale.

Nel caso di sistema analogico indirizzato, il controllo periodico deve essere effettuato con frequenza variabile, in funzione dell’anzianità dell’impianto, calcolata dalla data della consegna formale, come di seguito specificato:

1. dalla consegna formale al sesto anno: nell’arco di 12 mesi deve essere eseguito un controllo funzionale, esteso a tutte le zone di rivelazione, per almeno il 50% di tutti i dispositivi e azionamenti presenti, con un minimo di due interventi da effettuarsi a distanza non inferiore a 5 mesi, l’anno successivo si deve effettuare il controllo sul 50% restante.

2. dal settimo al dodicesimo anno: nell’arco di 12 mesi deve essere eseguito un controllo funzionale del 100% di tutti i dispositivi e azionamenti presenti, con un minimo di due interventi da effettuarsi a distanza non inferiore a 5 mesi.

3. dal tredicesimo anno: il sistema (sia esso di tipo convenzionale sia di tipo analogico indirizzato) deve essere sottoposto alla “Verifica generale” come descritto al punto successivo del presente articolo. Nel caso di più visite nell’arco dei 12 mesi, la percentuale dei dispositivi e degli azionamenti sottoposti a controllo deve essere ripartita il più uniformemente possibile e devono essere controllati in modo totale tutti quei punti che singolarmente proteggono una zona.

Verifica generale (a partire dal 13° anno)

Al raggiungimento del 12° anno di età dell’impianto, bisognerà prevedere a scegliere una delle seguenti operazioni da effettuarsi

• Revisione del rivelatore da parte del produttore. L’obbligo di revisione è necessario al fine di garantire la reale efficienza dell’impianto, come da progetto.

• Sostituzione dei rivelatori automatici di fumo. Rispetto alla revisione risulta essere la soluzione consigliata in quanto più rapida, funzionale e meno onerosa. Infatti, rispetto alla revisione la sostituzione non comporta una duplice uscita finalizzata a posizionare i dispositivi in comodato d’uso e successivamente a riposizionare i rivelatori rigenerati.

La totalità dei rivelatori dovrà essere sottoposta a una delle due soluzioni sopraindicate, a discrezione del Committente, tra il 13° e 18° anno di età dell’impianto (nella misura di 1/6 all’anno).

POMPE DI DRENAGGIO

Come la manutenzione periodica può mantenere efficiente l'impianto

Anche dopo l’installazione, come abbiamo detto, è buona prassi ripetere una corretta e costante manutenzione e pulizia della nostra pompa sommersa.

Molte ditte specializzate si occupano solamente di manutenzione idraulica. Questo tipo di manutenzione riguarda il collegamento della pompa con l’impianto idraulico e si occupa solo di una parte dell’ingranaggio che permette al sistema di funzionare.

Per questo sarebbe importante, al fine di preservare il funzionamento del galleggiante e dei quadri elettrici, che venisse eseguita anche una manutenzione elettrica. In quest’ultimo caso infatti vengono ispezionati i cavi, i quadri elettrici e i suoi componenti interni per garantire il pieno funzionamento della pompa. 

Infine anche una corretta pulizia dei pozzi e un eventuale spurgo sono comportamenti virtuosi che permettono il corretto funzionamento e la scarsa usura della pompa.

Un intervento periodico di pulizia e verifica delle diverse componenti diventa fondamentale se l’obiettivo è evitare che la pompa si blocchi da un momento all'altro, creando allagamenti e fuoriuscite.

Sono interventi che si possono fare in autonomia oppure rivolgendosi a ditte specializzate.

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